Stress lavoro-correlato: soluzioni naturali in ambienti artificiali!
Lo stress lavoro-correlato viene definito come una reazione dannosa che le persone hanno a pressioni e richieste lavorative che non si sentono in grado di corrispondere.
Esso è uno dei rischi emergenti più importanti nella gestione del lavoro e della salute: si stima che, in Europa, oltre il 50% dell’assenteismo sia legato, direttamente o indirettamente, allo stress lavoro-correlato.
Stress lavoro-correlato: Cosa è stato fatto finora?
Per ridurre lo stress lavoro-correlato alcuni contesti lavorativi, specialmente quelli ospedalieri, hanno introdotto la meditazione consapevole.
Tuttavia, creare spazi per una meditazione guidata al lavoro richiede una pratica continua oltre che tempo, impegno ed un ambiente silenzioso.
Un altro campo di esplorazione per implementare benessere al lavoro è legato allo sfruttamento della natura.
In letteratura è stato dimostrato che vedere e vivere spazi verdi riduce gli stati d’animo negativi e migliora le emozioni positive e le capacità cognitive dei dipendenti.
Tuttavia, non tutti i contesti lavorativi sono affacciati su parchi o ambienti naturalistici in cui poter fare delle pause per rilassarsi.
Per via della crescente urbanizzazione ci sono maggiormente ambienti di lavoro caratterizzati da rumore, scarsa ventilazione, mancanza di finestre e nessun accesso a spazi verdi.
La Realtà Virtuale potrebbe essere uno strumento utile, accessibile ed economico per offrire spazi di rilassamento alle persone sul posto di lavoro.
Perché la Realtà Virtuale?
La Realtà Virtuale immersiva è uno strumento capace di generare “senso di presenza”, ovvero la sensazione di trovarsi realmente nell’ambiente artificiale.
Molti ambienti virtuali presentano contenuti associati a scenari naturali pacifici, piacevoli e non stimolanti. In letteratura è stato dimostrato che visualizzare in realtà virtuale parchi, isole e giardini ha effetti positivi sul sovraccarico cognitivo.
Uno studio londinese ha utilizzato la Realtà Virtuale per ridurre lo stress lavoro-correlato in medici che lavoravano in servizi traumatologici
Lo studio: Stress lavoro-correlato e Realtà Virtuale
Uno studio ha coinvolto 39 medici che lavoravano in un servizio traumatologico frenetico.
Essi hanno preso parte a una breve sessione di rilassamento in Realtà Virtuale durante la loro giornata lavorativa.
All’interno dell’ospedale, infatti, è stata allestita una sala benessere in cui il personale poteva recarsi per svolgere l’esperienza virtuale.
Ognuno dei 39 partecipanti ha potuto esplorare per 10 minuti l’ambiente “Green Meadows”, uno scenario di Realtà Virtuale composto da un prato e vari alberi in una bella giornata di sole.
Gli utenti potevano anche spostarsi al suo interno, piantare arbusti o semplicemente osservarlo.
Gli obiettivi:
L’esposizione a scene naturalistiche in Realtà Virtuale aveva una doppia finalità:
1. Esplorare la potenzialità di ambienti virtuali naturalistici nell’indurre stati d’animo positivi al personale medico durante la giornata lavorativa.
2. Valutare accettabilità ed idoneità dello strumento di Realtà Virtuale in un ambiente di lavoro frenetico come quello ospedaliero.
Durante l’esperienza sono stati misurati parametri fisiologici, come la frequenza cardiaca.
Sono state, inoltre, impiegate misure soggettive per valutare l’effetto dell’intervento sull’umore dei partecipanti e per fornire una prima indicazione sull’accettabilità dell’esperienza.
Conclusioni: la Realtà Virtuale è in grado di ridurre lo stress lavoro-correlato?
Lo studio londinese ha mostrato che la Realtà Virtuale è uno strumento idoneo a diminuire lo stress lavoro-correlato.
Visualizzare ambienti naturali all’interno di un ambiente sintetico promuove il rilassamento e riduce lo stress sia cognitivo che fisico.
Inoltre, molti medici hanno indicato che l’accesso a questa tecnologia, su base regolare, durante la giornata lavorativa sarebbe di beneficio per il loro benessere generale.
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