
Generazione ansia: la crisi dei 25 anni, ecco perché 2 su 3 ne soffre
Generazione ansia: la crisi dei 25 anni, ecco perché 2 su 3 ne soffre.
Il 90% dei Millenial tra i 20 e i 30 anni soffre di ansia. In particolare, i venticinquenni sono risucchiati nel vortice di quella che in gergo viene definita Quarter Life Crisis (QLC). Si sentono afflitti dall’ansia per il futuro, tanto che sui social impazzano gli hashtag #QuarterLifeCrisis o #ThisIsWhatAnxietyFeelsLike.
DI COSA SI TRATTA?
Si tratta di un periodo di profonda depressione e confusione dovuto a molteplici motivi; dall’insoddisfazione nel lavoro o nelle relazioni di coppia, al senso di precarietà; dai problemi economici alla voglia di cambiare vita, addirittura di emigrare.
I Millenial sono molto stressati, perché vivono in una costante incertezza verso il futuro. Magari hanno studiato a lungo e faticosamente per poi ritrovarsi a vendere ciambelle al bar o a rispondere a telefonate in un call center. Si sentono intrappolati in una vita che li opprime, non riescono a sostenere le responsabilità di un’esistenza che gli era sembrata così dorata quando e mamma e papà li coccolavano, cullandoli nella società del consumismo e dell’edonismo.
Ed è proprio questo che espone maggiormente i Millenial nati tra il 1981 e il 1995 ad un tale buco nero.
Il mondo del lavoro li affligge, il solo pensiero di sposarsi ed avere dei figli li terrorizza, la mancanza del successo immediato li sconforta. E allora dove rifugiarsi? Nei social e nelle serie TV. Tanto che molte icone dei Millenial, come Lena Dunham star della serie Girls, hanno dichiarato di soffrire in prima persona di un’ansia estenuante e sfiancante.

COME SI ESCE DA QUESTA CRISI?
Gli esperti assicurano che, passate le fasi iniziali in cui ci si sente soffocati nel lavoro o in una relazione, si metabolizza che uscirne è possibile. La QLC diventa, così, un’opportunità per capire i propri bisogni e aspirazioni reali.
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