
Ansia e fobie: l’efficacia della Virtual Reality in terapia
Ansia e fobie: l’efficacia della Virtual Reality
“Ansia”, dal latino ango, il verbo che indicava l’“essere afflitto da qualcosa” o “tormentarsi a causa di qualcosa”.
Quando parliamo di ansia fisiologica ci riferiamo a un aspetto positivo, con un riflesso evoluzionistico, in quanto legata alle modalità di affrontare i pericoli.
Ci si riferisce ad uno stato emotivo generale, umano, che implica l’attivazione delle risorse individuali per affrontare con successo una situazione o uno stimolo. Davanti ad uno stimolo avversivo, ossia spiacevole, si verrà a creare uno stato emotivo generale che implica l’attivazione di risorse individuali.
se l’ansia sale in maniera spropositata, il soggetto non riuscirà a far fronte alla situazione. Si verrà a creare una condizione di perdita di capacità funzionale. La Curva di Yerkes-Dodson (Fig. 1) lega la performance all’arousal, diretta espressione dell’ansia. La performance risulta ottimale e, anzi, “facilitata” da livelli di ansia contenuti. Il problema si pone quando l’ansia supera un certo limite. Allora, incide negativamente sulla performance: si assiste, ad esempio, a dei black out dovuti ad ansia eccessiva.

Sono dunque due i casi in cui l’ansia da fisiologica diventa patologica, ossia quando rappresenta:
- Una risposta ansiosa spropositata rispetto allo stimolo;
- Una risposta ansiosa in assenza dello stimolo.
In questo senso l’ansia è proprio l’anticipazione di un pericolo futuro. Un meccanismo abbastanza frequente è quello di evitare situazioni pur di evitare l’ansia che si immagina poter avere in futuro. Essa si distingue dalla paura. La paura è la risposta emotiva a pericoli reali o percepiti come imminenti.
Aspetti clinici
Fobie specifiche
La fobia specifica è la marcata paura o ansia nei confronti di un oggetto o situazione specifici. Essa comporta un’intensa ansia all’esposizione circoscritta, alla presenza di un particolare stimolo, lo stimolo fobico. Alcune fobie e il loro contenuto sono:
- Acarofobia, la fobia di insetti;
- Amaxofobia, (vedi Driver) la fobia di guidare;
- Acrofobia, la fobia per le altezze;
- Agorafobia, la fobia per gli spazi aperti;
- Brontofobia, la fobia per i tuoni;
- Claustrofobia (vedi Clauser VR), la fobia per luoghi chiusi;
- Ereutofobia, la fobia di arrossire;
- Oclofobia, la fobia della folla;
- Patofobia, la fobia delle malattie;
- Rupofobia, la fobia dello sporco;
- Tanatofobia, la fobia della morte;
- Sitofobia, la fobia dei cibi.
Questi contenuti vengono evitati o, in alternativa, sopportati con paura intensa, sproporzionata al pericolo reale. La paura nei confronti di un ragno è diversa rispetto alla paura di un leone. Si tratta di un pericolo reale, è decisamente differente. La paura è persistente e solitamente dura 6 mesi o più causando una compromissione del funzionamento del soggetto. Il soggetto stesso si rende conto che la paura è eccessiva ed irrazionale.
Trattamento
Il trattamento più diffuso e più efficace, oggi, comporta una psicoterapia integrata con l’utilizzo di farmaci. Per le fobie specifiche i farmaci più usati sono i beta-bloccanti (propranololo o atenololo) e le benzodiazepine. L’efficacia della terapia cognitivo comportamentale è evidente in numerosi studi controllati. Essa, rispetto a terapie psicodinamiche, sembra essere più efficace. Dato il ruolo centrale dell’evitamento nelle fobie specifiche, la tecnica di esposizione diventa focale nelle psicoterapie. L’esposizione graduale del soggetto alla situazione, per lui, ansiosa lo costringe al confronto.
In che modo la Virtual Reality può affiancare il terapeuta nel suo compito?
La Virtual Reality (VR) integra in tempo reale la grafica computerizzata, i dispositivi di localizzazione del corpo, display visivi, output uditivi ed altri sensori. Il soggetto è completamente immerso in un ambiente generato virtualmente che cambia in modo naturale con il movimento della testa e del corpo. Attraverso la VR il soggetto sarà esposto a stimoli specifici. In questo senso la VR è uno strumento prezioso per il trattamento dei disturbi d’ansia.
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